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Il segmento testuale Il P C F è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 420

Brano: [...]esso, la politica di riavvicinamento alla Germania concedendo una riduzione delle riparazioni di guerra e offrendo una intesa su alcune importanti questioni (accordi di Wiesbaden del 1921). L’isolamento in cui venne a trovarsi la Francia alla Conferenza di Washington (192122) provocò la ■ caduta del governo Briand. Succedette il conservatore Raymond Poincaré (18601934) che accentuò la politica di destra intensificando la lotta contro la C.G.T. e il P.C.F.. Quanto alla politica estera, col pretesto di non aver ricevuto dai tedeschi il regolare pagamento della quota di riparazioni di guerra, nel 1923 Poincaré fece occupare la Ruhr, cosa che aggravò la situazione interna della Francia, i suoi rapporti con gli alleati: e accelerò la crisi rivoluzionaria in Germania. Dalle elezioni del maggio 1924 uscì vittorioso il « Cartello delle sinistre », costituito da socialisti, radicalsocialisti e altri partiti della piccola e media borghesia. Millerand e Poincaré furono costretti

a dimettersi. Al governo successe il socialista Edouard Herriot (1872195[...]

[...] il piano Dawes per il regolamento delle riparazioni di guerra da parte della Germania, normalizzò nell’ottobre 1924 le relazioni con l’Unione Sovietica e, nel 1925, partecipò agli accordi di Locamo con Inghilterra e Germania per assicurare una pacifica soluzione alle questioni europee.

Sotto il successivo governo Briand, la Francia iniziò la guerra contro la Repubblica del Riff, nel Marocco, e soffocò il movimento di liberazione della Siria. Il P.C.F. e la C.G.T. condussero un’ampia azione di difesa dei popoli coloniali, con dimostrazioni culminate nel grande sciopero generale del 12.10.1925. Contro le sinistre cominciò allora a ergersi sempre più minaccioso il movimento di tipo fascista della Action Francaise (monarchico, clericale e antisemita).

Nel 1926 i socialisti si staccarono dal «Cartello delle sinistre», sicché nel 1926 potè tornare al governo Poincaré. Questi accentuò la repressione, emanò una legge che puniva le azioni antigovernative e riduceva i diritti fondamentali dei lavoratori, ma ciò provocò manifestazioni e scioperi [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 421

Brano: [...]arono nuovamente: venne accelerato l'armamento dei paesi della Piccola Intesa (Jugoslavia, Romania, Cecoslovacchia) e furono riallacciati accordi con la Germania in funzione antisovietica; furono costituiti cartelli francotedeschi dell’acciaio, del ferro, dei sali potassici, e concessi crediti ai monopoli tedeschi.

Nel 1930 la Francia sostenne il piano Young in favore della Germania, che sostituì quello Dawes. Alle elezioni politiche del 1928 il P.C.F. aveva raccolto 1.070.000 voti, 200 mila in più del 1924. Nello stesso anno ebbero luogo forti lotte operaie e contadine; i radicali passamano all’opposizione.

Nel luglio del 1929, a Poincaré successe Briand. Pochi mesi dopo, questi fu sostituito a sua volta dal governo Tardieu che scatenò una violenta offensiva contro i comunisti. Tutti i membri del Comitato centrale del partito furono arrestati e si ebbe anche un tentativo di sopprimere l’« Humanité » (v.).

Fascismo e antifascismo

La crisi economica (v.) mondiale raggiunse la Francia nel 1930 e si protrasse sino al 1936. La produzi[...]

[...]più o meno larga, secondo i diversi governi che si susseguivano al potere.

Dal 1932 andò prendendo vigore anche in Francia il movimento fascista. Le diverse associazioni nazionalfasciste (Action Frangaise, Croci di fuoco, Gioventù patriottica) trovarono incoraggiamento. Dalle elezioni del 1932 uscì tuttavia vittorioso il blocco delle sinistre, che raccolse quasi 4.500.000 voti contro i 3.000.000 della destra. Malgrado l’offensiva reazionaria, il P.C.F. ottenne 800.000 voti. Si susseguirono vari governi di sinistra, di volta in volta presieduti da Herriot, da Paul Boncour, da Edouard Daladier.

L’inasprimento dei rapporti francotedeschi indusse Herriot a un patto di non aggressione con I’Unione Sovietica (29.11.1932). Fin dal gennaio 1932 i due paesi avevano iniziato trattative per garantire la sicurezza in Europa, ma in quello stesso anno i gruppi monopolistici francesi avevano dato il loro assenso alla Conferenza del Lussemburgo, favorendo obiettivamente il riarmo della Germania. Nel 1933 la Francia partecipò alla preparazione del Patto[...]

[...]tivo.

Il 9 febbraio Parigi manifestò unitariamente e con viva forza contro il pericolo di involuzione reazionaria. Il 12, uno sciopero generale antifascista, di un’ampiezza senza precedenti, paralizzò l’intera Francia. Sotto la crescente pressione delle masse, il 27.7.1934 il Partito socialista francese concluse un patto

d’unità d’azione con il.Partito comunista. Da quell’accordo sarebbe scaturito il Fronte popolare (v.). Nell'ottobre 1934 il P.C.F. propose la creazione di un largo fronte antifascista e ne delineò il programma. Nel novembre la spinta delle forze antifasciste determinò la caduta del governo di « unione nazionale » presieduto da Gaston Doumergue (costituito nel febbraio). Analoga sorte subirono il governo di « tregua civile » di PierreÉtienne FI and in nel maggio 1935 e poi, nel gennaio 1936, quello del filofascista Pierre Lavai (v.).

Nel giugno 1936 cadde anche il gabinetto di Albert Sarraut, ultimo vano tentativo della destra per impedire un governo di Fronte popolare. Il 14.7.1935, in un memorabile comizio svoltosi [...]

[...]ciste, democratizzazione della stampa, garanzie delle libertà sindacali, adozione di efficaci misure per assicurare la pace e per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Nel mese di marzo i sindacati comunisti e socialisti si unificarono.

Le elezioni politiche del maggio 1936 videro la grande vittoria del Fronte popolare. I partiti che ne facevano parte ebbero quasi il 69 per cento dei voti e il 64 per cento dei seggi dell’Assemblea. Il P.C.F. ottenne da solo 1.500.000 voti, pari al 18 per cento, e 72 deputati. Da quelle elezioni sorse il governo presieduto dal socialista Léon Blum (v.) che aumentò i salari, introdusse le ferie pagate e la settimana di 40 ore, abrogò alcuni decreti finanziari antipopolari, adottò altre misure in favore dei contadini, degli impiegati e dei piccoli esercenti, nazionalizzò parzialmente l’industria di interesse militare.

Le forze conservatrici reagirono attraverso forme di sabotaggio economico, organizzarono l’esportazione di capitali all’estero, provocarono il rialzo dei prezzi, fecero ostruzionis[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 425

Brano: [...] o razziali, soltanto

28.000 furono i sopravvissuti. Gli ostaggi prelevati dalle prigioni francesi e fucilati per rappresaglia furono 30.000.

I comunisti ebbero 75.000 caduti in combattimento o fucilati per rappresaglia, tra cui numerosi dirigenti e note personalità come Pierre Sémard, Gabriel Péri, Jean Catelas, George Politzer, Jacques Salomon, JeanPierre Timbaud, Charles Michels, Jean Pulmach, Jean Grande, Desi ré Grené, Lucine Sampaix. Il P.C.F. si guadagnò il titolo glorioso di « Partito dei fucilati ».

I danni subiti dalla Francia in conseguenza dell’occupazione furono calcolati in 1.440 miliardi di franchi (al valore del 1939). Soltanto le spese dirette della occupazione ammontarono a 865 miliardi di franchi.

La Quarta Repubblica (194558)

Il 21.10.1945, con la elezione dell’Assemblea Costituente, nacque in Francia la Quarta Repubblica che,

Una piazza di Parigi mentre si combatte per la liberazione della città (25.8.1944)

425



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 431

Brano: [...]ancia, 1944)

zioni da quacqueri, solo l’azione conta. Ognuno a T suo posto di combattimento, ognuno alla sua arma. Senza attendere oltre, tutto ciò che appartiene al l'esercito d’occupazione dev'essere accerchiato, prontamente attaccato, colpito, sterminato. E che su tutto il fronte nazionale di liberazione, contro tutti coloro che vogliono distruggere la nostra patria, risuoni il grido di guerra: tutti in piedi, a ognuno il suo tedesco ».

Il P.C.F., che aveva dato a tutte le sue organizzazioni la direttiva di inviare almeno il 10% degli iscritti a combattere nei F.T.P., sostenne sempre la realizzazione della più larga unità di tutte le forze combattenti nella Resistenza, ma all'interno di questa unità mantenne costantemente salda e coesa l'organizzazione dei F.T.P.. Per unanime riconoscimento, i F.T.P. costituirono l’avanguardia e la forza d’urto della Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale.

Bibliografia: Charles Tillon, Les F.T.P., Paris, 1962; Le P.C.F. dans la Résistance, Paris, 1967; H. Michel, Histoire de la Rés[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il P C F, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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